Ma quali sono i fattori che la favoriscono? E, soprattutto, oltre a qualche strategia preventiva, quale è il modo più efficace e rapido per farlo passare?
CHE COS’È L’HERPES LABIALE?
Come suggerisce il termine, l'
herpes labiale è un'infezione erpetica che provoca la comparsa di piccole vescicole sierose principalmente sulle labbra e zone limitrofe.L'agente eziologico responsabile è l’herpes simplex virus di tipo 1 (HSV1), virus estremamente diffuso: in base ai dati del 2015 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 3,7 miliardi di persone di età inferiore ai 50 anni (67% della popolazione mondiale), sono infettati da HVS1.
Estremamente infettivo, il virus HSV1 si trasmette principalmente tramite:
- contatto diretto con il soggetto infetto (saliva, baci);
- contatto indiretto, utilizzando oggetti contaminati (bicchieri, posate, asciugamani).
La trasmissione può avvenire senza che ci siano sintomi immediatamente dopo e, di solito, la prima infezione avviene durante l’infanzia, senza rendersene conto, sotto forma, per esempio, di una semplice stomatite.
Dopo il contagio e le prime manifestazioni, tutti gli herpes virus eludono la difesa immunitaria, utilizzando la
strategia della latenza. In pratica, il virus permane nell’organismo, nascondendosi nei gangli nervosi, senza dare segno della sua presenza.Dopo il contagio e le prime manifestazioni, tutti gli herpes virus eludono la difesa immunitaria, utilizzando la
Qui, il sistema immunitario e i farmaci non possono attaccarlo, poiché non replicando e non dando “segnali” di proliferazione e infezione, è come se non ci fosse!!
Nel corso del tempo il virus può però tornare a proliferare, approfittando dei momenti di "debolezza" dell'organismo, come cali delle difese immunitarie, periodi di stress o affaticamento generale, causando le tipiche lesioni labiali dell'herpes labiale. Abbastanza tipico per chi è più soggetto a herpes labiale, la sua comparsa in occasione delle prime esposizioni al sole, a causa dell’effetto immunosoppressivo dei raggi UV-A.
MANIFESTAZIONI E FASI
L’azione dell’
Herpes Simplex Virus è diretta generalmente alle cellule epiteliali e determina la loro distruzione. Ciò si traduce nella formazione di bollicine, vescicole infiammatorie e pruriginose sulla cute di labbra e zone circostanti, che si riempiono di liquido.L'insorgenza delle bollicine viene preceduta da sensazioni di pizzicore, bruciore e leggera tensione.
Le prime avvisaglie di herpes labiale sono generalmente riconosciute subito da coloro che hanno già avuto episodi precedenti. Ma, in alcuni casi, il soggetto potrebbe non accorgersi dell’infezione finché non diventa evidente la caratteristica eruzione sulle labbra.
Le vescicole persistono per alcuni giorni, cominciano poi a seccarsi e formano infine una sottile crosta giallastra. Le lesioni in fase crostosa non sono infettanti. La guarigione avviene in genere in 9-12 giorni.
Nell’herpes labiale si identificano quattro fasi
PRIMA FASE DELL’HERPES LABIALE
Corrisponde al periodo che precede la comparsa delle vescicole caratteristiche dell'infezione (fase prodromica). Si sperimentano sensazioni di formicolio, pulsazioni e tensione sulle labbra o sulla zona del viso colpita, talvolta accompagnate da prurito e bruciore. Entro 48 ore, è possibile avvertire una sensazione di pizzicore simile a punture di spillo.
Ad esempio, in soggetti molto predisposti o in periodi di stress psico-fisico, può essere utile l’assunzione di integratori alimentari specifici per mantenere efficiente il sistema immunitario, in modo che al primo segnale di proliferazione esso possa intervenire.
Gli integratori contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario. L’integratore alimentare NUTRACEUTICAL IMMU-SYSTEM di Bionike, ad esempio, favorisce il fisiologico funzionamento del sistema immunitario e contrasta efficacemente lo stress ossidativo delle cellule.
Un’altra accortezza utile a prevenire l’herpes labiale è applicare un trattamento dermo-protettivo per coadiuvare le difese immunitarie cutanee: un esempio è IMMU-GEL, il trattamento dermoprotettivo della linea Triderm.
Poiché il sole e specialmente gli UVA invece deprimono l’efficienza del sistema immunitario, l’applicazione sulle labbra di un prodotto con protezione molto alta (50+), ad esempio in stick, quando ci si espone al sole, è un altro possibile gesto preventivo da non sottovalutare.
La fotoprotezione molto alta ad uso localizzato delle zone più sensibili è un ottimo modo per prevenire l’insorgere dell’herpes.
L'efficacia massima degli antivirali si ottiene applicandoli ai primi sintomi dell’herpes labiale, quando si manifestano i primi segnali di pizzicore e di tensione alle labbra.
In caso di infezione estesa, è sempre opportuno consultare il medico che potrebbe prescrivere l'assunzione di antivirali per via orale (aciclovir o valaciclovir).
In base alla letteratura scientifica e ai risultati di studi prevalentemente in vitro, alcune sostanze vegetali, dimostrano attività antivirale specifica nei confronti del virus HSV1. Tra queste il resveratrolo e le catechine da tè (Camellia sinensis).
Per il resveratrolo alcuni studi (in vitro e in vivo) hanno indagato i meccanismi dell’attività antivirale e nel caso di HSV1 questo ingrediente, più noto per le sue proprietà antiossidanti, interferisce con la sintesi di proteine virali contrastando di fatto la replicazione del virus.
Considerando la bassa biodisponibilità del resveratrolo, si può efficacemente ovviare utilizzando in un dermocosmetico topico la polidatina, da radici di Polygonum cuspidatum, glucoside del resveratrolo, solubile e altamente biodisponibile.
Tra le catechine da tè, l’epigallocatechina gallato (EGCG), è quella più abbondante nelle foglie del tè verde cioè quelle sottoposte a “stabilizzazione”, processo con cui vengono inibiti gli enzimi responsabili dell'ossidazione.
All’epigallocatechina gallato è riconosciuta efficacia antivirale, sia in vitro che in vivo, in aggiunta a quella antiossidante e antinfiammatoria. L’attività antivirale, come riportato negli studi condotti su virus differenti, è correlata a diversi meccanismi d’azione; nel caso di HSV1, l’EGCG è responsabile di effetti dannosi e inattivazione del virus mediante legame con le proteine dell’involucro.
SECONDA FASE DELL’HERPES LABIALE
In breve tempo, l’herpes si manifesta. Dapprima sotto forma di piccole macchie rosse, che si trasformano velocemente in vere e proprie bollicine lungo il margine esterno delle labbra. Le vescicole associate all'herpes labiale hanno dimensioni comprese tra i 2 e i 5 millimetri e si raggruppano assieme, formando grappoli contenenti un liquido trasparente. Durante questa fase (
infiammatoria) che può durare dai due ai tre giorni, l'intensità del contagio aumenta in modo significativo.TERZA FASE DELL’HERPES LABIALE
Le vescicole possono persistere per un periodo di circa sei-sette giorni, dopo di che tendono a rompersi, lasciando la pelle sottostante esposta e rilasciando il liquido contenuto al loro interno. Il liquido è altamente contagioso (contiene il virus responsabile dell'herpes labiale!)
Questa fase (
ulcerosa) è caratterizzata da dolore e possono verificarsi ulteriori infezioni. Le vescicole ulcerate si uniscono formando una singola lesione di dimensioni considerevoli, di colore rosso, che può rendere difficoltose alcune attività quotidiane come bere o lavarsi i denti.Questa fase (
QUARTA FASE DELL’HERPES LABIALE
La lesione ulcerosa progredisce formando una crosta, sotto la quale la pelle inizia a rigenerarsi. Questa fase presenta anch'essa fastidi significativi: la crosta causa prurito e secchezza ed essendo poco elastica, tende a rompersi, provocando piccole ferite sanguinanti sulle labbra. Di solito, questa fase è la più duratura e meno contagiosa, durando dai tre ai quattro giorni. Al termine del processo, la crosta si stacca e la pelle sottostante mostra segni di riparazione.
herpes labiale si trova in uno stato di latenza, si possono prevenire quelle occasioni che ne favoriscono l’attivazione.COME PREVENIRE L’HERPES LABIALE
Dato che il virus dell’
Ad esempio, in soggetti molto predisposti o in periodi di stress psico-fisico, può essere utile l’assunzione di integratori alimentari specifici per mantenere efficiente il sistema immunitario, in modo che al primo segnale di proliferazione esso possa intervenire.
Gli integratori contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario. L’integratore alimentare NUTRACEUTICAL IMMU-SYSTEM di Bionike, ad esempio, favorisce il fisiologico funzionamento del sistema immunitario e contrasta efficacemente lo stress ossidativo delle cellule.
Un’altra accortezza utile a prevenire l’herpes labiale è applicare un trattamento dermo-protettivo per coadiuvare le difese immunitarie cutanee: un esempio è IMMU-GEL, il trattamento dermoprotettivo della linea Triderm.
Poiché il sole e specialmente gli UVA invece deprimono l’efficienza del sistema immunitario, l’applicazione sulle labbra di un prodotto con protezione molto alta (50+), ad esempio in stick, quando ci si espone al sole, è un altro possibile gesto preventivo da non sottovalutare.
La fotoprotezione molto alta ad uso localizzato delle zone più sensibili è un ottimo modo per prevenire l’insorgere dell’herpes.
COSA METTERE SULL'HERPES PER FARLO PASSARE IN FRETTA
Il trattamento dell'
herpes labiale consiste generalmente nell'utilizzo di specifici farmaci antivirali che vengono generalmente somministrati sotto forma di creme o gel. Tra i principi attivi più comuni ed efficaci si ricordano l'aciclovir e il penciclovir. Sebbene questi farmaci non modifichino significativamente la durata o l'intensità del disturbo, offrono un certo sollievo dal prurito e dal dolore, accelerando la guarigione.L'efficacia massima degli antivirali si ottiene applicandoli ai primi sintomi dell’herpes labiale, quando si manifestano i primi segnali di pizzicore e di tensione alle labbra.
In caso di infezione estesa, è sempre opportuno consultare il medico che potrebbe prescrivere l'assunzione di antivirali per via orale (aciclovir o valaciclovir).
In base alla letteratura scientifica e ai risultati di studi prevalentemente in vitro, alcune sostanze vegetali, dimostrano attività antivirale specifica nei confronti del virus HSV1. Tra queste il resveratrolo e le catechine da tè (Camellia sinensis).
Per il resveratrolo alcuni studi (in vitro e in vivo) hanno indagato i meccanismi dell’attività antivirale e nel caso di HSV1 questo ingrediente, più noto per le sue proprietà antiossidanti, interferisce con la sintesi di proteine virali contrastando di fatto la replicazione del virus.
Considerando la bassa biodisponibilità del resveratrolo, si può efficacemente ovviare utilizzando in un dermocosmetico topico la polidatina, da radici di Polygonum cuspidatum, glucoside del resveratrolo, solubile e altamente biodisponibile.
Tra le catechine da tè, l’epigallocatechina gallato (EGCG), è quella più abbondante nelle foglie del tè verde cioè quelle sottoposte a “stabilizzazione”, processo con cui vengono inibiti gli enzimi responsabili dell'ossidazione.
All’epigallocatechina gallato è riconosciuta efficacia antivirale, sia in vitro che in vivo, in aggiunta a quella antiossidante e antinfiammatoria. L’attività antivirale, come riportato negli studi condotti su virus differenti, è correlata a diversi meccanismi d’azione; nel caso di HSV1, l’EGCG è responsabile di effetti dannosi e inattivazione del virus mediante legame con le proteine dell’involucro.