I raggi solari apportano numerosi benefici al nostro organismo, a partire dalla produzione di vitamina D (essenziale per la salute delle ossa e della serotonina, nota come l'ormone del buonumore!). Inoltre, il loro calore ha un effetto rilassante specialmente sui muscoli, un vero toccasana per le contratture. Senza dimenticare poi che anche alcune affezioni dermatologiche, come psoriasi e dermatite atopica, migliorano sensibilmente grazie ad essi.
Ma come possiamo sfruttare al meglio i benefici del sole, minimizzando l’invecchiamento della pelle causata dai suoi raggi? E quali sono i rimedi efficaci all’invecchiamento cutaneo da sole?
Scopriamoli insieme.
INVECCHIAMENTO CUTANEO DA SOLE: CHE COS’È?
L’invecchiamento cutaneo da sole, conosciuto anche come fotoaging o fotoinvecchiamento, è quel danno causato dall'esposizione cronica della pelle ai raggi solari. Senza prevenzione alcuna e in mancanza di efficienti sistemi di difesa, tale esposizione può danneggiare il collagene (la principale proteina del tessuto connettivo), l’elastina e l’organizzazione dei GAG, glicosaminoglicani principalmente acido ialuronico. L’effetto globale è una vera e proprio destrutturazione del derma, lo strato fondamentale della pelle, con perdita di compattezza ed elasticità e comparsa di rughe profonde.
I segni del fotoaging possono iniziare a manifestarsi già a partire dai 25 anni, diventano più evidenti intorno ai 45 anni e molto severi dopo i 60 anni. Naturalmente, il loro trattamento diventa meno efficace e reversibile man mano che il danno raggiunge uno stadio più avanzato.Prevenire i primi segni dell’invecchiamento cutaneo da sole è possibile, adottando una corretta alimentazione e dedicando ogni possibile attenzione alla difesa della propria pelle. È importante sottolineare che la prevenzione non implica l'assenza totale di rughe in futuro, ma piuttosto è la migliore strategia per ritardarne l'insorgenza e contrastarne la progressione nel corso degli anni.
La medicina estetica offre una vasta gamma di tecniche e procedure non chirurgiche che contribuiscono al ripristino del collagene e dell'elasticità della pelle, permettendo di correggere rughe e altri segni di fotoaging. Le tecniche più all'avanguardia, filler, biorivitalizzazione e peeling combinate con procedure basate sull’uso di fonti di energia (laser) sono combinate dai professionisti per attenuare e correggere i segni di aging, senza stravolgere i lineamenti del viso, bensì valorizzandone la bellezza naturale, in sintonia con le tendenze attuali della medicina estetica.
PELLE INVECCHIATA DAL SOLE: CAUSE ED EFFETTI
I raggi ultravioletti (UV) e anche gli infrarossi (IR) accelerano il processo di invecchiamento della pelle attraverso due meccanismi correlati:
- innanzitutto, inducono la formazione di radicali liberi, soprattutto dell’ossigeno (ROS) che danneggiano le componenti cellulari – proteine, lipidi, DNA - provocando l'invecchiamento delle cellule stesse;
- in secondo luogo, questi radicali liberi stimolano la degradazione del collagene e dell’elastina presenti nel derma, causando perdita di tono, di elasticità e la formazione di rughe.
Normalmente, il nostro organismo produce radicali liberi, molecole anche utili per la fisiologia cellulare, quindi bilanciate dai sistemi antiossidanti fisiologici. Il problema nasce quando questi radicali liberi vengono prodotti in grande eccesso e inducono uno stato di stress ossidativo, in grado di determinare effetti dannosi. L’eccesso di radicali liberi infatti consuma le riserve di molecole ad azione antiossidante, esaurendole, e innesca reazioni a catena che danneggiano le molecole fisiologiche: proteine, lipidi, DNA. L’esposizione cronica al sole e quindi a dosi continue di raggi UV e IR, anche insieme all’inquinamento ambientale, stimola la produzione di radicali liberi, aumentando così la probabilità di stress ossidativo e danni cellulari.
A livello dell’epidermide, lo strato più esterno della pelle, lo stress ossidativo fotoindotto causa forte riduzione delle riserve antiossidanti (vitamina C, glutatione, SOD), minore produzione di lipidi e danni alle proteine. In breve, la struttura difensiva in prima linea viene danneggiata causando alterazione della funzione barriera e disidratazione.È tuttavia nel derma, lo strato “portante” della pelle, che si verificano gli effetti più dannosi e il vero fotoinvecchiamento a carico delle proteine collagene ed elastina e, sebbene in misura minore, dell’acido ialuronico e glicosamminoglicani della matrice extracellulare.
Il collagene è la principale proteina presente nel derma, dove forma una rete solida che garantisce alla pelle robustezza e resistenza alla trazione. Le fibre di collagene sono intrecciate con un sistema di fibre elastiche, appunto costituite da elastina, un'altra proteina che conferisce elasticità alla pelle. Con l'avanzare dell'età, le cellule (fibroblasti) producono sempre meno collagene, che è una delle principali cause dell'invecchiamento cronologico, lento e progressivo. I raggi UV-A che riescono a penetrare fino al derma insieme all’eccesso di radicali liberi indotto dai raggi solari in toto, riducono drasticamente la produzione del collagene e alterano l’organizzazione della rete di fibre elastiche (elastosi solare), causando la comparsa precoce dei segni dell'invecchiamento.
In altre parole, se al cronoaging si “somma” il fotoaging la pelle sarà biologicamente più “vecchia” rispetto alla sua età.
Oltre a ruvidità della pelle, rughe, rilassamento cutaneo e minore elasticità, va inoltre ricordato che il fotoinvecchiamento interessa anche i melanociti, le cellule dello strato basale dell’epidermide, con alterazione della pigmentazione e possibile formazione di macchie cutanee.
I segni dell’invecchiamento cutaneo da sole possono iniziare a comparire già a partire dai 25 anni. Più specificamente, la progressione del fotoaging può essere suddivisa in quattro livelli, in linea con la valutazione clinica più utilizzata in medicina estetica (Glogau Photoaging Classification):
- Fotoaging lieve, che si manifesta tra i 20 e i 30 anni, caratterizzato da una pelle più ruvida al tatto, rughe minime e lievi alterazioni della pigmentazione.
- Fotoaging moderato, che si manifesta tra i 30 e i 40 anni, caratterizzato da primi cambiamenti nella struttura della pelle, possibili macchie scure e dalla comparsa delle rughe tipiche come quelle sulla fronte, glabellari, naso-geniene e perioculari, in concomitanza di cambi espressivi del volto.
- Fotoaging avanzato, che va dai 50 anni in su, in cui sono più evidenti i cambiamenti nella struttura della pelle, ci sono macchie evidenti e le rughe si accentuano, risultando di media profondità e visibili, anche in assenza di cambi espressivi del volto.
- Fotoaging severo, generalmente osservato in soggetti di 60-70 e oltre, in cui le alterazioni della pigmentazione e le macchie, si accompagnano a segni rugosi più estesi e più profondi e si osserva un rilassamento cutaneo che conferisce al volto un aspetto "sgualcito" e perdita dell'ovale del viso.
INVECCHIAMENTO CUTANEO DA SOLE: COME PRENDERSI CURA DELLA PELLE
Il primo modo per prendersi cura della pelle anche nei confronti del fotoinvecchiamento è giocare d’anticipo, sia dall’interno che dall’esterno. Un'alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura di stagione, contribuisce a ritardare o attenuare l'insorgenza dei segni di invecchiamento cutaneo da sole. Frutta e verdura sono infatti fonti ricchissime di polifenoli, preziosi antiossidanti come gli antociani e i carotenoidi. Alimenti come il pesce (ricco di acidi grassi omega 3), la frutta secca e i semi oleosi sono ottimi alleati per prevenire l'invecchiamento cutaneo. Inoltre, le vitamine svolgono un ruolo fondamentale grazie alle loro proprietà antiossidanti, che contrastano l'azione dei radicali liberi. La vitamina C, in particolare, è essenziale per il processo di produzione di nuovo collagene.
Dall’esterno, già in primavera e ancor più d’estate, è essenziale utilizzare una protezione solare, adeguata al fototipo, meglio se con SPF 30 o superiore, per prevenire al meglio le macchie solari.E il fotoinvecchiamento non si previene solo nei i mesi primaverili ed estivi. Anche durante il resto dell’anno, infatti, non bisogna trascurare il contributo di micronutrienti antiossidanti, magari ricorrendo a specifici integratori alimentari, e l'applicazione di un prodotto cosmetico, crema idratante e/o fondotinta, con fattore di protezione UV. È vero che i raggi solari sono meno intensi (arrivano sulla terra con il massimo dell'inclinazione) e gli UVB sono al minimo della loro intensità, ma gli UVA, quelli che penetrano fino al derma, sono sempre presenti, ed è comunque possibile subire danni da fotoaging e un peggioramento delle macchie.
BIONIKE CONSIGLIA
Per prevenire e contrastare l’invecchiamento cutaneo e l’invecchiamento cutaneo da sole, esistono due principali linee di BioNike:
- La linea Defence X-Age, costituita da prodotti formulati per prevenire e contrastare tutti i tipi di rughe e i segni dell’invecchiamento, sia lievi che accentuati: azione lifting, rimodellante e ridensificante; tutti i trattamenti antiage di BioNike sono ad alta tollerabilità, nickel tested, senza conservanti, senza profumo, senza glutine e senza microplastiche.
- Defence Sun, la fotoprotezione creata per difendere la pelle più sensibile dai raggi UVA-UVB, dai radicali liberi (generati dai raggi IR) e dai danni a lungo termine, rafforzando i meccanismi naturali di protezione e riparazione biologica della cute.